TERAMO – Finisce sul tavolo del ministro deila Giustizia la vicenda degli 80 detenuti del carcere di Castrogno in sciopero della fame per protestare contro le limitazioni imposte dal direttore sul cibo proveniente dai famigliari e per le gravi carenze strutturali con sovraffollamento del peniteniario teramano. Dopo la denuncia di Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista e di Vincenzo Di Nanna di Amnistia, Giustizia e Libertà, adesso il deputato di Sinistra ecologia e libertà, Gianni Melilla, ha presentato una interrogazione. Il deputato abruzzese sottolineando come «gli obiettivi dei detenuti contro la contestata decisione del direttore sono di natura esclusivamente igienica e organizzativa», chiede di «rapidamente verificare la possibilità di risolvere ogni questione nel rispetto delle leggi e dei diritti dei detenuti che vanno sempre e comunque garantiti». Al ministro Melilla chiede «se non intenda assumere rapidamente iniziative volte a superare questa situazione di grave disagio per i detenuti del carcere di Teramo accertando ogni responsabilità rispetto a questo sciopero della fame dei detenuti e affrontando il problema del sovraffollamento, delle carenze di organico del personale penitenziario e dei trattamenti generali riservati ai detenuti».
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